Fattore “G”

 

Fattore “G”, come Giovani e come…”la bella gioventù”

Un’attenzione particolare vogliamo riservarla ai giovani (non per propaganda elettorale) che guardano al futuro con incertezza, timore e faticano ad elaborare prospettive o progetti di vita, stimolando la loro partecipazione alla vita civile, incoraggiando la creazione di centri giovanili, e sostenendo la pratica sportiva. Nel migliorare la lingua italiana, intendiamo proporre un piano straordinario rivolto ai giovani per l’apprendimento di almeno una lingua straniera, incentivando la frequenza di corsi e periodi “on condition” all’estero.

Siamo mossi, in questa direzione, sempre più convinti di quello che diceva Alcide De Gasperi: “Il politico pensa alle prossime elezioni lo statista alle prossime generazioni”.

La rappresentazione della deriva umana, dell’oblio, si ha proprio quando, il nonno non pensa al nipote ed il padre non pensa al figlio.

È indispensabile che i giovani siano non soltanto ascoltati, ma anche responsabilizzati ed indirizzati all’auto-promozione, all’autostima ed all’iniziativa.

L’obiettivo è permettere di esprimere le proprie potenzialità, riducendo la tendenza ad “emigrare” verso altre città od addirittura nazioni, migliorando innanzitutto i servizi che un Comune deve offrire ai cittadini in determinate fasce d’età.

Per raggiungere l’obiettivo si potrebbero assegnare spazi per incentivare l’aggregazione, diversificando l’offerta di opportunità e servizi, come:

 

–        favorire l’uso degli spazi pubblici già esistenti, ad esempio, ampliando (e riportando alla luce) il patrimonio librario, ed integrando gli strumenti multimediali e le attrezzature informatiche di libero accesso alla nuova biblioteca;

–        sfruttare tutte le potenzialità dello sportello “informa giovani”, per renderlo un vero punto di riferimento (focal point)  e supporto ai giovani che vogliono avviare un’attività imprenditoriale, od ottenere informazioni in merito a progetti che li riguardano od ancora, attivare iniziative di carattere sociale ed organizzare eventi culturali, anche in ambito scolastico;

–        istituire un “tavolo giovani” permanente, per sostenere progetti concordati non solo, per loro;

–        creare una tessera giovani “teen card”, che consenta di partecipare gratuitamente od a costo ridotto, a tutte le iniziative culturali della città ed attraverso una convenzione con i commercianti, per acquistare “prodotti culturali” (libri, cd, dvd, biglietti per il teatro, ecc..) a prezzi agevolati . In cambio il giovane offrirà la disponibilità a partecipare all’organizzazione delle iniziative pubbliche in forma gratuita e volontaria.

 

Solo con una stretta interazione e partecipazione tra generazioni e tra le diverse agenzie educative, si riuscirà a lenire la cosiddetta “fuga di cervelli”, che impoverisce sempre più la nostra comunità, a concorre al “risveglio” di quei cervelli in stand-by ed a recuperare quelli abbandonati. 

 

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